RIPARTIZIONE DELLA SPESA TRA I PROPRIETARI DEGLI IMMOBILI: IL PIANO DI CLASSIFICA

LA SPESA CONSORTILE

Il vigente Piano di classifica è stato formulato secondo le linee guida predisposte dal Settore Interventi sul Territorio Agricolo, Bonifiche ed Irrigazioni della Regione Campania ed approvate con D.G.R. n.3296 del 21.11.2003, in attuazione della Legge Regionale 25 febbraio 2003, n. 4 “Nuove norme in materia di bonifica integrale”.
Il Piano di Classifica si basa sull’imputazione della spesa consortile per centri di costo.
Nell’ambito dell’attività consortile le spese sostenute dall’Ente sono state distinte nelle due categorie:

  • Spese dirette (direttamente imputabili alla singola attività operativa consortile);
  • Spese indirette (non imputabili direttamente alla singola attività operativa consortile).
RIPARTIZIONE PRIMARIA DELLE SPESE (tra le diverse attività)

I centri di costo primari sono costituiti dalle spese delle due principali attività:

  • Attività di Bonifica, per gli interventi di bonifica in senso stretto e per la tutela del suolo;
  • Attività di Irrigazione.
RIPARTIZIONE SECONDARIA DELLE SPESE (tra Macro Bacini)

Dopo aver individuato e distinto le spese per l’Attività di Bonifica e per quella di Irrigazione, nell’ambito di ciascuna Attività operativa è stata effettuata una ulteriore distribuzione della spesa tra le diverse zone omogenee: i Macro Bacini.

CRITERI PER LA FORMAZIONE DEI MACRO BACINI

Attraverso una zonizzazione del territorio sono state individuate  prima le zone omogenee per funzionalità del sistema di bonifica e di irrigazione (Macro Bacini), quindi, all’interno di ciascun Macro Bacino, ove ne è stata ravvisata la necessità, sono state individuate aree a pari beneficio idraulico od irriguo (Bacini).
L’individuazione di tali aree è stata eseguita sulla base di parametri tecnici (intensità delle opere, altimetria, comportamento dei suoli, pressione di esercizio dell’acqua distribuita, modalità di distribuzione irrigua, ecc.).
L’elaborazione dei ruoli di contribuenza dei consorziati avviene sulla base dei dati catastali, essendo i singoli immobili (particelle) le unità elementari alle quali deve essere associato il Macro Bacino e l’indice unitario di contribuenza.
Il Piano di Classifica, in ottemperanza alle richiamate linee guida regionali esclude dal comprensorio contribuente tutte le aree che non risentono direttamente dellazione consortile, ed in particolare:

  • Le aree in cui non esistono opere di bonifica (nell’accezione di drenaggio) ed opere irrigue;
  • Le aree urbane ed extraurbane dotate di rete scolante propria e di natura pubblica recapitata direttamente in corpo idrico sotto gestione consortile a totale finanziamento pubblico e ciò in ossequio all’art. 13, c. 3 della L.R. 4/2003.In base ai predetti criteri il comprensorio contribuente ha una superficie di 24.040 Ha in cui ricadono i seguenti Comuni della Provincia di Salerno:
    1) Comune di Salerno
    Ha   710
    2) Comune di Pontecagnano-Faiano
    Ha   3.560
    3) Comune di Giffoni Valle Piana
    Ha   70
    4) Comune di Bellizzi
    Ha   790
    5) Comune di Montecorvino Rovella
    Ha   20
    6) Comune di Montecorvino Pugliano
    Ha  1.000
    7) Comune di Battipaglia
    Ha  4.810
    8) Comune di Eboli
    Ha   1.920
    9) Comune di Campagna
    Ha   1.160
    IN TOTALE
    Ha 24.040

    Il Piano di Classifica non concerne la parte di estendimento del comprensorio consortile disposta con D.P.G.R. n.764 del 13.11.2003 in quanto in dette zone di estendimento, a termini del suddetto Decreto, il Consorzio non ha titolo ad applicare tributi di bonifica agli immobili prima della realizzazione di opere di bonifica e della dimostrazione dei benefici da esse arrecate.

CRITERI PER LA FORMAZIONE DEI MACRO BACINI DI BONIFICA

L’aggregazione di zone omogenee e bacini in Macro Bacini è stata eseguita tenendo conto dei seguenti elementi:

  • intensità delle opere: rete in canali;
  • modalità di scolo (naturale o per sollevamento meccanico);
  • modalità di esecuzione della manutenzione delle opere;
  • modalità di esercizio delle opere.

Dalla composizione delle precedenti modalità sono stati individuati due Macro Bacini di Bonifica:

  • Macro Bacino di Bonifica Rete Bassa;
  • Macro Bacino di Bonifica Rete Alta.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DEI MACRO BACINI DI IRRIGAZIONE

L’aggregazione di zone omogenee e bacini in Macro Bacini è stata eseguita tenendo conto dei seguenti criteri:

  • modalità di distribuzione della risorsa idrica, secondo se la distribuzione sia turnata od a domanda;
  • possibilità di distribuire acqua in pressione;
  • diverso valore della pressione fornita al manufatto di consegna;
  • spesa necessaria al sollevamento dell’acqua.

Dalla composizione dei precedenti criteri sono stati individuati sei Macro Bacini di Irrigazione:

  • Macro Bacino zona con canali a pelo libero ed esercizio turnato;
  • Macro Bacino zona bassa tubata con esercizio a domanda e zona prima sezione tubata con esercizio a domanda;
  • Macro Bacino zona fascia litoranea tubata con esercizio a domanda;
  • Macro Bacino zona Boscariello tubata con esercizio a domanda;
  • Macro Bacino zona Castrullo nuovo tubata con esercizio a domanda;
  • Macro Bacino zona IV Lotto tubata con esercizio a domanda.